"/> I vantaggi e i rischi dell'Outsourcing : Tesi Giura - <!--#echo var="SERVER_NAME" -->

CAPITOLO IV

L'Outsourcing

4.5 I vantaggi e i rischi dell'Outsourcing.

Un numero sempre maggiore di imprese si sta oggi muovendo verso l'adozione dello strumento dell'outsourcing.
Le conseguenze positive nel lungo e nel breve periodo ad oggi riconosciuti e riscontrati sono piuttosto importanti.
Per quanto riguarda i vantaggi, la terziarizzazione consente all'impresa:

I principali rischi, invece, risultano essere: La decisione se realizzare o meno un programma di Outsourcing non deve fermarsi semplicemente all'esame dei potenziali benefici o rischi connessi a tale scelta, ma comporta un'attenta analisi delle implicazioni gestionali ed organizzative che ne discendono (Matera C., 1993).
Innanzitutto l'azienda deve essere capace di gestire il cambiamento organizzativo (Duè T., 1992) durante il periodo di transizione: sono infatti molteplici i casi in cui importanti innovazioni organizzative, introdotte in azienda tramite degli ambiziosi progetti di cambiamento, si sono poi rivelate un insuccesso a causa sia delle forti resistenze interne, sia delle incapacità di creare il consenso tramite un attivo coinvolgimento di tutta la struttura aziendale.
Durante questa fase di transizione risulta critico il modo in cui vengono rilasciate le informazioni in merito alle decisioni prese al vertice dell'azienda; la comunicazione di eventuali cambiamento non ancora sicuri potrebbe creare un clima di instabilità che andrebbe a scapito della produttività dell'azienda.
Un ulteriore aspetto da tenere in considerazione riguarda il problema della gestione delle risorse umane: è inevitabile che molti dipendenti (soprattutto i diretti interessati facenti parte della funzione o servizio ceduto all'esterno) siano scontenti della soluzione adottata (Kiely T., 1992), pertanto occorre predisporre in anticipo adeguati sistemi per incentivare le persone ad accettare i cambiamenti, pensando anche al modo in cui condurre la negoziazione con i sindacati.
Le decisioni di outsourcing presuppongono inoltre un cambiamento di tipo culturale: diventa indispensabile saper riconoscere al fornitore il ruolo di partner, il che comporta non solo mettere in comune le capacità complementari di ciascuna delle parti (cooperazione), ma stabilire anche un rapporto fiduciario basato sulla buona fede e sul rispetto reciproco (Cuneo G., 1994).
L'impostazione di relazioni con il fornitore secondo questa logica di tipo cooperativo rende necessaria la predisposizione di adeguati sistemi di identificazione del o dei fornitori: oltre alle prestazioni attuali del fornitore, occorre saper valutare la compatibilità delle dinamiche evolutive di tale fornitore con le future esigenze dell'impresa cliente. (Ellram, 1990).
Ultima ma non meno importante implicazione è la necessità di disporre di adeguati sistemi per il monitoraggio e il controllo delle prestazioni del o dei fornitori, utili nella fase di mantenimento del rapporto: si tratta di sistemi in grado di valutare gli scostamenti del servizio offerto dal fornitore rispetto a degli standard di riferimento stabiliti contrattualmente e di decidere eventuali azioni correttive (Vannutelli L.,1994).

 


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